In Sicilia, la domanda di chef di bordo sta vivendo un vero e proprio boom, con stipendi che possono raggiungere cifre considerevoli, superando i 10 mila euro al mese. Questa figura professionale è sempre più ricercata nel settore nautico dell’isola, che conta oltre 1.700 imprese e più di 6.000 addetti. Nonostante la remunerazione allettante, le aziende di charter faticano a trovare candidati qualificati.
La professione di chef di bordo non si limita alla sola gestione della cucina, ma include anche altre mansioni tipiche dell’equipaggio, specialmente su imbarcazioni di dimensioni ridotte. Questo ruolo richiede una notevole dedizione e capacità di adattamento, poiché gli chef sono chiamati a supportare l’equipaggio in varie attività, inclusi gli attracchi in banchina.
Per rispondere a questa crescente richiesta, è stata siglata un’intesa tra l’associazione Ted e l’associazione Sant’Erasmo Nautilus di Palermo, con l’obiettivo di promuovere la formazione di nuovi professionisti del mare e sostenere lo sviluppo di un turismo nautico di qualità in Sicilia. L’accordo mira a creare opportunità per i giovani e a fornire un contributo significativo alle famiglie locali, favorendo l’occupazione nel settore marittimo¹.
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