Quando pensiamo al vino bianco, immaginiamo subito grappoli dorati di uve bianche, mentre il vino rosso ci evoca i toni intensi delle uve nere. Ma il mondo del vino è pieno di sorprese, e una di queste è proprio la possibilità di ottenere un vino bianco da uve nere.
Come è possibile?
Il segreto sta nella vinificazione. Il colore del vino non dipende dalla polpa dell’uva, che è generalmente incolore, ma dalla buccia. Durante la vinificazione in bianco, le bucce vengono separate rapidamente dal mosto, impedendo il rilascio dei pigmenti che darebbero colore al vino. Questo processo permette di ottenere vini bianchi anche da uve tradizionalmente usate per i rossi.
Esempi di vini bianchi da uve nere
Alcuni dei più celebri esempi di questa tecnica sono gli Champagne Blanc de Noirs, prodotti con Pinot Nero o Pinot Meunier. Anche in Italia troviamo esempi affascinanti, come il Neroametà da Aglianico, prodotto in Campania, o il Paradosso, ottenuto da Primitivo. Questi vini sorprendono per la loro freschezza e complessità aromatica, dimostrando che il colore non è tutto.
Si può fare il contrario?
Ebbene sì. Anche se meno comune, è possibile ottenere un vino rosso da uve bianche. Il trucco sta nel lasciare il mosto a contatto con le bucce per un periodo prolungato, permettendo l’estrazione di colore e tannini. Un esempio famoso sono gli Orange Wines, ottenuti da uve bianche ma vinificati con una lunga macerazione sulle bucce.
Conclusione
Il mondo del vino è pieno di sfumature e possibilità inaspettate. La vinificazione in bianco di uve nere e la macerazione prolungata di uve bianche sono tecniche che dimostrano quanto sia affascinante e creativo questo universo. La prossima volta che degusterai un bicchiere di vino, pensa a tutto il lavoro e l’ingegno che si nascondono dietro ogni sorso.