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Sì, è possibile trasformare un acquario d’acqua dolce in marino lasciando il filtro biologico. Tuttavia, ci sono alcune cose da considerare prima di farlo. In primo luogo, è importante sapere che gli acquari marini richiedono una manutenzione più intensa rispetto agli acquari d’acqua dolce. In secondo luogo, gli acquari marini richiedono una salinità specifica dell’acqua, che deve essere mantenuta costante. In terzo luogo, gli acquari marini richiedono una luce specifica per le piante e i coralli che vi crescono. Per quanto riguarda il filtro biologico, è possibile utilizzarlo anche in un acquario marino. Tuttavia, potrebbe essere necessario aggiungere altri tipi di filtri per mantenere l’acqua pulita e salubre. Inoltre, potrebbe essere necessario sostituire il substrato dell’acquario con sabbia o corallo frantumato, poiché questi materiali sono più adatti per gli acquari marini.

E perché tutti nell’acquario marino utilizzano uno Skimmer o schiumatoio?

Uno skimmer è un dispositivo che rimuove le impurità dalla superficie dell’acqua in un acquario marino, contribuendo alla filtrazione e alla sanificazione dell’acqua. Tuttavia, non è sempre indispensabile avere uno skimmer, a seconda del tipo di allestimento e gestione dell’acquario.

Alcuni acquari marini possono fare a meno dello skimmer se hanno a disposizione un filtro biologico performante, che sfrutta l’azione dei batteri e delle alghe per trasformare le sostanze organiche in composti inorganici innocui. Questo tipo di filtrazione è chiamato eco-compatibile o naturale.

Un esempio di filtro biologico performante è il filtro ad alghe ATS, che consiste in una superficie illuminata dove crescono le alghe che assorbono i nutrienti dall’acqua. Questo filtro può funzionare bene anche senza skimmer, o in abbinamento ad esso, o ad un filtro biologico interno o esterno, una sump… a seconda delle esigenze dell’acquario… Ed esiste a zainetto o per sump… Oppure si potrebbe integrare un reattore di alghe che altro non è che un cilindro in vetro ermetico illuminato adeguatamente che contiene all’interno macroalghe come caluerpa o chaetomorpha.

In conclusione, è possibile fare a meno dello skimmer se si ha a disposizione un filtro biologico performante in un acquario marino, purché si rispettino le condizioni di equilibrio e stabilità dell’ecosistema acquatico. Tuttavia, lo skimmer può essere utile per migliorare il ricircolo dell’acqua e l’ossigenazione della stessa e fungere come un pre-filtro in quanto elimina alla radice l’ammoniaca disciolta in acqua prima che entri nel ciclo dell’azoto. Il ciclo dell’azoto, messo in moto dai batteri benefici presenti in acquario consiste nel trasformare gli scarti di cibo e le feci dei pesci in innocuo Azoto gassoso, questo ciclo dovrebbe completarlo autonomamente l’acquario, per questo all’inizio si effettua la maturazione dello stesso…

Altri metodi “naturali” e dalla scarsa o nulla manutenzione sono la realizzazione di un dsb… Ossia realizzare un fondo in sabbia fine (dai granelli di dimensioni allo zucchero) alto almeno 12/15 cm… Esso grazie al suo spessore è in grado di ospitare tutti i batteri necessari a chiudere il ciclo dell’azoto come i preziosissimi batteri “mangia nitrati” che staranno nella parte più bassa di esso dove l’ossigeno è pochissimo… Loro infatti si nutrono di anidride carbonica e non gradiscono tanto l’ossigeno… Gli stessi batteri li troviamo nelle zone più interne delle rocce.

E tu eri a conoscenza di questi metodi di gestione? Condividi l’articolo con i tuoi amici che ancora utilizzano solo lo Skimmer e sconoscono l’ats, il dsb, e i reattori ad alghe.

Ovviamente vi consigliamo di confrontarvi col vostro negoziante di fiducia prima di fare di testa vostra, ricordiamoci che gli acquari marini sono nati per allevare e preservare organismi viventi ed eticamente è scorretto farli vivere in ambienti non consoni alle loro caratteristiche.


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