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Chi ha un acquario sa benissimo che nonostante si adottino tutte le precauzioni possibili, la mancanza di corrente può essere disastrosa se si protrae per qualche ora…

Cosa può servirci quindi se vogliamo che il nostro acquario continui a funzionare anche quando va via la luce o dobbiamo staccarla volutamente per lavoretti in casa? La risposta è semplice… Un gruppo di continuità… Si potrebbe anche adottare un gruppo elettrogeno a diesel o benzina ma quest’ultimo in nostra assenza (specialmente se di fascia economica) non si attiverebbe autonomamente.

Detto ciò quanti tipi di gruppi di continuità esistono e come si fa a sceglierli adeguatamente in base alle nostre esigenze?

Partiamo subito col dire che in un acquario d’acqua dolce di solito ciò che consuma di più è il riscaldatore… Una vasca da 250 litri ne avrà almeno uno da 200 watt e posso anticiparvi che nessun gruppo di continuità economico o sotto le 100€ vi potrà mai tenere un carico del genere… Peggio ancora se ne abbiamo una marina perché oltre a lui avremmo a che fare con delle plafoniere altrettanto esigenti in termini di assorbimento.

La cosa ideale da fare quindi sarebbe mettere sotto gruppo solamente la pompa di risalita se si ha una sump, del filtro interno o il filtro esterno… Gia così garantiremo un buon ricircolo dell’acqua e ci eviteremo i classici problemi di riavviare il filtro esterno per esempio o avere problemi con i livelli di sump e vasca se abbiamo un sistema di rabbocco automatico…

Ma quale gruppo dobbiamo scegliere?

Ci sono 2 grandi categorie… Quelli ad onda quadra (o pseudo sinusoidale) e ad onda sinusoidale… I primi vanno bene per la maggior parte dei PC router luci led ecc i secondi vanno bene per motori e carichi più esigenti… Di solito è sempre meglio preferite quelli ad onda sinusoidale pura per stare tranquilli anche se costano decisamente di più… Perché emulano la stessa corrente che arriva dalla rete elettrica… C’è però un appunto da fare… Se le pompe che abbiamo in vasca hanno un loro trasformatore a 12 per esempio o a 24 volt si occuperà lui a “sistemare la corrente” … Il problema sorge quando abbiamo pompe di movimento di risalita o filtri esterni economici con motori che vanno a 220v diretti senza un loro trasformatore.

Detto ciò a volte le specifiche dei gruppi non sono espresse in watt bensì in voltampere che non sono la stessa cosa. In quanto i voltampere espressi saranno sempre maggiori come valore del wattaggio corrispondente. Quindi dobbiamo informarci dei watt puri che possono erogare e sceglierne uno che ne possa erogare almeno il doppio di quelli che ci servono.

E la batteria? Di solito i gruppi più piccoli ne hanno una da 5 o da 7 ampere da 12 volt… Che tradotto in numeri significa che teoricamente possono erogare 5ah X 12v = 60 watt teorici per un’ora. Se a questo gruppo colleghiamo quindi un carico di 60 watt potrà stare acceso a batteria al massimo 1 ora… Con 120 watt (ammesso che li regga) mezz’ora e con 30 watt 2 ore…

Scegliamone quindi almeno uno che abbia una o 2 batterie da 7 ah…

Di solito un modello economico (anche con batteria singola da 5ah) va più che bene per un nano acquario o per uno da 60 litri al massimo che abbia le pompe sotto trasformatore… Se invece abbiamo un acquario più grande e le pompe di movimento come filtro esterno ecc sono a 220 dobbiamo prenderne uno per stare tranquilli ad onda sinusoidale… Nonostante quelli ad onda quadra riescono ugualmente a fare avviare pompe e filtri esterni a 220v senza trasformatore rischiamo di danneggiarli seriamente in quanto non potrebbero reggere questi carichi. Quindi fate attenzione.

Se avete ancora dubbi e dovete acquistare un gruppo di continuità adeguato potete rivolgervi a GS SERVICE, un negozio di informatica molto preparato che sicuramente saprà darvi i giusti consigli.


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