La pesca non è solo un’attività economica o un passatempo, ma un ponte verso un mondo di scoperte e opportunità educative. Gli studenti dell’Istituto Superiore “R. D’Altavilla” di Mazara del Vallo hanno avuto l’occasione di immergersi in questo mondo attraverso il “Laboratorio di ecologia della pesca”, un’esperienza formativa che va oltre la teoria.
Le classi 4C, 4E e 5F hanno partecipato alle attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) presso l’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero (IAS) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) a Capo Granitola. Questa esperienza ha acceso in loro una scintilla di curiosità e interesse, facendo nascere una passione per il mare e i suoi segreti.
Un’Esperienza Immersiva
Durante il laboratorio, gli studenti hanno avuto l’opportunità di lavorare a stretto contatto con ricercatori esperti, imparando tecniche di ricerca e conservazione marina. Hanno esplorato la biodiversità del nostro mare, comprendendo l’importanza di un approccio sostenibile alla pesca per la salvaguardia degli ecosistemi acquatici.
Dalla Teoria alla Pratica
Il laboratorio non si è limitato a lezioni frontali; gli studenti hanno messo le mani in pasta, partecipando attivamente. Questo approccio pratico ha permesso loro di vedere con i propri occhi l’impatto delle attività umane sul mare e di riflettere sul proprio ruolo nella protezione dell’ambiente.
Un Futuro Inaspettato
Per molti studenti, il laboratorio ha rappresentato un punto di svolta, aprendo le porte a un futuro professionale che prima non avevano considerato. La passione per la scienza marina e l’ecologia della pesca potrebbe trasformarsi in una carriera gratificante, contribuendo attivamente alla conservazione del nostro patrimonio naturale.
Conclusione
Il “Laboratorio di ecologia della pesca” è un esempio luminoso di come l’educazione possa trasformare l’interesse in passione e la passione in speranza per un futuro migliore. Gli studenti dell’Istituto Superiore “R. D’Altavilla” hanno avuto una preziosa anteprima di ciò che potrebbe essere il loro contributo al mondo, e noi non vediamo l’ora di vedere dove li porterà questa nuova scoperta.
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