È Pasquetta qui a Mazara del Vallo. Ieri ci siamo scambiati auguri, abbiamo celebrato la Pasqua e magari già pensavamo a organizzare qualche scampagnata per oggi. E invece ci siamo svegliati con una notizia che ha portato un velo di tristezza sulla città: Papa Francesco ci ha lasciati.
Era uno di noi. Non il classico Papa distante, formale. Era “Francesco,” punto e basta. Un uomo semplice che amava il contatto con la gente, che ti parlava dritto al cuore con parole che sembravano quelle del vicino di casa. Il suo sorriso diceva più di mille discorsi, e quell’abbraccio simbolico che ci ha sempre trasmesso sembrava arrivare fino a Mazara, con il suo calore.
E proprio ieri, durante la Pasqua, era lì, stanco ma presente. Per noi, è stato come un ultimo saluto: quel suo gesto di non mollare mai, di voler condividere con noi fino all’ultimo il senso di amore e speranza.
Oggi, mentre molti qui festeggiano Pasquetta, lo vogliamo ricordare con semplicità. Come forse avrebbe voluto lui. Francesco, grazie per averci insegnato che la fede non è qualcosa di rigido, ma è vita, gioia, impegno. Grazie per averci fatto sentire più vicini, più veri, e per aver portato un pezzo della tua umanità anche qui, tra le nostre strade e le nostre famiglie.
Mazara ti saluta, Papa Francesco. Non con tristezza, ma con gratitudine e affetto. Buon riposo. E chissà, magari anche tu oggi stai facendo una Pasquetta celeste, in mezzo a prati infiniti e a quell’amore che non ha fine.