Se pensi che tutti gli spumanti siano fatti esclusivamente con uva, potresti rimanere sorpreso! C’è una pratica, meno conosciuta, che prevede l’uso dello zucchero di canna nella fermentazione per abbattere i costi senza compromettere il risultato finale. Ma come funziona esattamente?
Il trucco del settore: zucchero di canna al posto del mosto
Tradizionalmente, il vino e lo spumante sono ottenuti dalla fermentazione del succo d’uva. Tuttavia, alcune produzioni optano per lo zucchero di canna come agente fermentante. Questo ingrediente, più economico rispetto al mosto rettificato d’uva, viene utilizzato per attivare la fermentazione senza dover ricorrere esclusivamente agli zuccheri naturali dell’uva.
È legale? Assolutamente sì!
L’uso dello zucchero di canna è permesso in diversi Paesi e rappresenta una soluzione efficace per chi cerca di ridurre i costi mantenendo una buona qualità. In Francia, per esempio, la chaptalisation (l’aggiunta di zucchero per aumentare la gradazione alcolica) è una pratica ben consolidata.
Cambia il gusto?
Dipende! Lo zucchero di canna può conferire al vino spumante un profilo aromatico leggermente diverso, con note più morbide e dolci. Ovviamente, tutto dipende dal metodo di produzione e dal bilanciamento degli altri ingredienti.
Cosa ne pensi?
Sei sorpreso? La prossima volta che stapperai una bottiglia di bollicine, chissà, potresti domandarti cosa si nasconde dietro la sua fermentazione! 🍾